Alberi da frutto: il Dattero cinese

Il Dattero cinese, conosciuto anche come Lici o come Litchi chinensis, è un albero appartenente alla famiglia delle Sapindacee ed originario della Cina, sebbene la sua diffusione si sia ormai estesa ad Australia, Africa, Asia ed America del Nord. Si tratta di una pianta che nei luoghi di origine può raggiungere i 20 metri di altezza, mentre alle nostre latitudini tende ad assumere dimensioni più contenute, specie se allevata in vaso. Le foglie sono lunghe e lanceolate, di colore verde brillante, mentre i fiori sono riuniti in grappoli di colore verdastro e fanno la propria comparsa nella stagione primaverile.

Ma la vera bellezza della pianta è costituita dalle bacche di forma tondeggiante, verdi in giovane età, rossi a maturazione. Nelle nostre zone è assai difficile ammirare tale spettacolo di colori, trattandosi di una pianta che mal sopporta i rigori dell’inverno e che quindi va coltivata quasi esclusivamente in vaso, all’interno delle mura domestiche, dove però non riuscirà a fruttificare.

Rosmarino prostrato, aromatico e ornamentale

Il Rosmarinus officinalis prostratus è una particolare specie di Rosmarino, caratterizzata dall’aspetto ricadente. Fa parte della famiglia delle Labiate ed è originario del bacino del Mediterraneo, dove cresce spontaneo sia lungo la costa a quote molto basse che nelle zone interne collinari. Si tratta di una pianta caratterizzata da fusti alti poco più di 20 centimetri, con dimensioni molto più contenute, dunque, rispetto al Rosmarino classico.

Le foglie sono strette e lineari, di colore verde brillante sulla pagina superiore e biancastre su quella inferiore. I fiori sono di colore violetto e fanno la propria comparsa nella stagione invernale, per poi restare sulla pianta per gran parte della primavera. Il Rosmarino prostrato può essere coltivato come pianta aromatica, per via del suo caratteristico odore, ma non è escluso che venga allevato a scopo ornamentale, nella formazione di siepi o nella decorazione di giardini rocciosi.

Piante da appartamento: la Chamedorea

La Chamedorea è una pianta da appartamento originaria dell’America centrale (in particolare del Messico) ed appartenente alla famiglia delle Palme. E’ caratterizzata da un fusto lungo e sottile, che in ambiente domestico non va oltre il mezzo e mezzo, mentre in natura può raggiungere anche altezze considerevoli. Le foglie sono allungate ed appuntite, di colore verde chiaro o verde brillante, e costituiscono la vera bellezza della pianta. La Chamedorea, infatti, solitamente non produce fiori, se non in rare occasioni nei territori di origine.

Si tratta di una pianta che trova la sua collocazione ideale tra le mura domestiche, ma che può essere spostata in giardino nelle stagioni più calde dell’anno o laddove le temperature minime invernali non costituiscono un pericolo per il suo splendido fogliame. La coltivazione della Chamedorea è piuttosto semplice, a patto che si rispettino le esigenze della pianta in fatto di luce e temperatura, come consiglia la scheda che segue.

Piante grasse: il Discocactus

Il Discocactus è una pianta grassa appartenente alla famiglia delle Cactacee ed originaria dell’America del Sud. E’ caratterizzata da una forma globosa che non supera i 15 centimetri di diametro ed i 10 di altezza. Presenta diverse costolature, attraversate da areole che portano spine lunghe ed acuminate di colore bianco o grigio. In età adulta, il Discocactus produce una fioritura di colore bianco nel corso dell’estate, inebriando l’ambiente circostante di un delicato profumo.

Questo tipo di pianta può essere coltivata in giardino per gran parte dell’anno, avendo però l’accortezza di ricoverarla in casa laddove siano presenti gelate persistenti. La coltivazione non richiede accorgimenti particolari, fatta eccezione per l’umidità che – se eccessiva – può dar luogo a marciumi radicali ed alla morte prematura della pianta.

Le piante con proprietà febbrifughe

L’inverno è entrato nel vivo, portandosi dietro il solito carico di freddo. E con l’abbassamento delle temperature arrivano anche gli immancabili malanni di stagione, primo fra tutti l’influenza, caratterizzata da tosse, raffreddore, dolori articolari e – soprattutto – febbre. Non esiste purtroppo una panacea per tutti i mali, ma possiamo almeno limitare l’innalzamento della temperatura corporea curandoci con le nostre amiche piante.

Questo non significa che possiamo fare a meno di antibiotici ed antipiretici o evitare di consultare un medico, ma solo che le piante possono aiutarci a guarire più in fretta, magari associate alla medicina tradizionale. E allora andiamo a vedere quali sono le piante con proprietà febbrifughe, quelle cioè che aiutano a combattere gli stati febbrili, abbassando notevolmente la temperatura corporea.

Pollo alle Primule, la ricetta

Ricette con fiori

Il bosco ha ancora i colori tipici dell’autunno con un tappeto di foglie ormai congelate che scricchiolano ad ogni passaggio. Ma la ripresa vegetativa è più vicina di quanto si possa immaginare e tra qualche settimana vedremo spuntare le prime primule, delicate, belle da vedere e buone da mangiare. Eh sì, perché forse non tutti sanno che la primula è un fiore commestibile, utilizzato sia crudo per il condimento delle insalate che cotto per arricchire gustose pietanze.

Avete mai sentito parlare, ad esempio, del pollo alle primule? Una ricetta veloce e squisita, forse un po’ stravagante ma di sicuro effetto sul palato degli ospiti. La preparazione è abbastanza semplice e non richiede competenze particolari nell’arte culinaria. Basta un pizzico di fantasia, gli ingredienti giusti ed il gioco è fatto.

Fioriture invernali, il Nocciolo contorto

La Coryllus avellana contorta, meglio nota come Nocciolo contorto, è una pianta appartenente alla famiglia delle Betulacee ed originaria delle zone montane dell’area mediterranea. E’ costituita da un fusto che può raggiungere i 6 metri di altezza e da foglie obovate o semplici con margine dentato. Il fogliame è di colore verde brillante con evidenti nervature sulla pagina superiore, ma nella stagione invernale assume una colorazione gialla, che dona un aspetto molto caratteristico alla pianta.

I fiori sono degli amenti di colore giallo o verdastro e fanno la propria comparsa nella stagione invernale. I frutti, chiamati nocciole o noccioline, sono avvolti in brattee di colore verde o marrone, e giungono a maturazione nella tarda estate o in autunno. Generalmente il Nocciolo contorto viene coltivato come pianta da frutto, ma non è poi così raro il suo allevamento come pianta da siepe o come bonsai.

Piante aromatiche: la Canfora

La Canfora (Cinnamomum camphora) è conosciuta principalmente per il suo carattere aromatico, essendo utilizzata in erboristeria e nella lotta a determinati insetti, ma forse non tutti sanno che si tratta di un albero che può raggiungere dimensioni considerevoli (fino a trenta metri), originario del continente asiatico ed appartenente alla famiglia delle Lauracee. E’ caratterizzata da un portamento eretto con chioma densa e ramificata, composta da foglie ovali ed appuntite, di colore rosso in giovane età, verde in età adulta.

I fiori sono riuniti in spighe di colore bianco crema o verdastro e fanno la propria comparsa nella stagione primaverile. I frutti sono invece costituiti da bacche rosse o nere, a seconda del grado di maturazione. Come detto, la Canfora viene coltivata per lo più a scopo industriale per via del profumo caratteristico del suo olio, ma non è detto che non possa essere allevato in giardini pubblici e privati, per creare delle zone d’ombra. In alcuni Paesi la pianta di Canfora è considerata infestante e ne viene vietata la coltivazione.

Piante aromatiche: il Sassofrasso

Il Sassafras albidum – meglio noto come Sassofrasso – è una pianta arbustiva o arborea originaria del continente americano ed appartenente alla famiglia delle Lauracee. Ha fusto eretto e chioma disordinata e ramificata, con foglie a due o tre lobi, ovali o allungate, a seconda della specie. Il fogliame è di colore verde brillante nella stagione primaverile, mentre in autunno tende ad assumere una colorazione gialla, arancio o rossa, regalando uno spettacolo di tinte pastello all’ambiente circostante.

I fiori sono di scarsa importanza decorativa, riuniti in racemi di colore giallo o verde, e fanno la propria comparsa nella stagione primaverile. In estate, gli esemplari femminili producono delle bacche scure, che rendono ancor più spettacolare la pianta. Ricordiamo infine che il Sassofrasso è considerato una pianta aromatica poiché dal suo legno e dalle radici viene prodotto un olio utilizzato in erboristeria.

Gennaio, i lavori nell’orto e nel giardino secondo il calendario lunare

Il mese di gennaio è probabilmente il meno impegnativo riguardo ai lavori da praticare nell’orto e nel giardino, ma ci sono comunque delle faccende da sbrigare, nonostante la temperatura esterna consigli di starsene al calduccio di un camino. E allora andiamo a vedere come muoverci tra le nostre piante nel mese più freddo dell’anno, seguendo i criteri del calendario lunare. Prima di tutto ricordiamo le varie fasi della luna nel prossimo mese di gennaio:

  • Ultimo quarto: il 1° gennaio (Luna calante)
  • Luna Nuova: il 4 gennaio
  • Primo quarto: il 12 gennaio (Luna crescente)
  • Luna Piena: il 19 gennaio
  • Ultimo quarto: il 26 gennaio (Luna calante)

Menù vegetariano per il Cenone di Capodanno

Zampone e lenticchie, cotechino e lenticchie, salsiccia e lenticchia… comunque la si giri, nel cenone di Capodanno non può mancare un piatto di carne. Ma siamo proprio convinti che sia così indispensabile iniziare il nuovo anno assumendo dei grassi animali? Meglio, molto meglio, brindare all'anno che verrà con la leggerezza di ciò che ci offre il nostro orto, con verdure e frutta che posso sostituire efficacemente il classico piatto di carne.

E non ci rivolgiamo a coloro che hanno fatto della dieta vegetariana uno stile di vita, ma anche a chi ne ha abbastanza di agnello e sugo al ragù di carne e vuole tenersi relativamente leggero, pur non rinunciando al cenone di San Silvestro. E allora ecco un menù vegetariano per il cenone di Capodanno, con tanto di ricette per preparare un ottimo primo ed uno squisito secondo.

Nocino, la ricetta

Il Noce è una pianta da frutto molto diffusa alle nostre latitudini e destinata agli usi più disparati. C'è chi la coltiva unicamente come pianta ornamentale per creare delle zone d'ombra nel proprio giardino, chi invece la vuole ricavarne un pregiatissimo legno, e ancora chi la coltiva a scopo alimentare per la bontà dei suoi frutti, da mangiare secchi o da utilizzare nella preparazione di dolci e liquori.

I frutti sono rappresentati da drupe di colore verdastro, che una volta mature si aprono e lasciano cadere le noci vere e proprie (quelle che arrivano sulla nostra tavola in questo periodo dell'anno). In queste poche righe vogliamo dedicarci all'utilizzo delle noci nella preparazione del nocino, ottimo liquore da servire a fine pasto o da gustare in ogni momento della giornata. Dopo il salto troverete una delle tante ricette per la preparazione del nocino fatto in casa.

Le erbe digestive

Erbe digestive

Pranzi, cene e cenoni hanno messo a dura prova il vostro stomaco ed il vostro intestino nel periodo natalizio? Vi siete abbuffati a più non posso ed ora vi sentite gonfi e stanchi? E allora è il caso di porre rimedio al problema, cercando di digerire i “mattoni” che sono entrati nel nostro stomaco, per poi farci trovare pronti all'abbuffata del cenone di Capodanno. Come fare? Utilizzando delle erbe che favoriscono la digestione e depurano l'organismo.

Di erbe digestive ne esistono a decine, ma in queste poche righe cercheremo di concentrarci sulle più comuni con la promessa di tornare sull'argomento in un capitolo successivo. Ricordiamo comunque che è controproducente affidarsi alla terapia fai da te e che prima di qualunque mossa in questo senso è sempre opportuno consultare il medico, il farmacista o un esperto in erboristeria.

Piante con bacche rosse: l'Eleagnus

L'Eleagnus o Olivanto è una pianta arbustiva originaria del continente asiatico ed appartenente alla famiglia delle Eleagnacee. E' caratterizzata da un fusto eretto molto ramificato, che può raggiungere i cinque metri di altezza, e da foglie piccole e lanceolate che possono assumere colorazioni diverse a seconda della specie (dal grigiastro al verde chiaro, dall'argenteo al verd

e scuro). I fiori sono di piccole dimensioni, di colore bianco, e fanno la propria comparsa nella stagione primaverile o in autunno. I frutti sono delle bacche di colore rosso e compaiono sui rami in autunno o in inverno.

L'Olivanto si può coltivare in vaso, ma il meglio della propria bellezza lo regala nella coltivazione in piena terra, adattandosi perfettamente all'utilizzo come pianta da siepe o come barriera frangivento. Non richiede cure particolari ed una volta piantata cresce con estrema facilità, allargandosi a vista d'occhio.