Alberi monumentali: l’Ippocastano

L’Aesculus, meglio conosciuto come Ippocastano, è un albero imponente molto diffuso alle nostre latitudini. Appartiene alla famiglia delle Hippocastanacee ed è originario del continente asiatico, sebbene la sua coltivazione si sia ormai allargata a tutte le zone temperate del Pianeta. E’ una pianta costituita da un fusto che può raggiungere i 40 metri di altezza e da una chioma molto ampia.

Le foglie sono cuneiformi, a margine dentato, di colore verde brillante ed attraversate da nervature piuttosto evidenti. I fiori sono riuniti in pannocchie di colore bianco e fanno la propria comparsa in maggio-giugno, lasciando poi il posto ai frutti, costituiti da ricci meno pungenti rispetto a quelli del castagno, di colore verde e contenenti delle castagne non commestibili. L’Ippocastano si coltiva come albero singolo nei giardini privati o per decorare parchi e viali pubblici, dove crea immense zone d’ombra.

Piante da appartamento: la Gesneria

La Gesneria è una pianta erbacea che dà il nome alla famiglia delle Gesnariacee. La sua origine si può collocare nell'America del sud, sebbene la sua diffusione sia estesa a tutte le zone temperate del Globo. E' caratterizzata da un fusto sottile che porta foglie ovate e vellutate, di colore verde o argenteo a seconda della specie. I fi

ori sono di colore rosa, rosso o arancio e fanno la propria comparsa in estate o in autunno.

La coltivazione ideale è quella in vaso, all'interno delle pareti domestiche, trattandosi di una pianta che rischia la morte se esposta a temperature inferiori ai 15°C. Può essere esposta in giardino o in terrazzo solo in primavera inoltrata, quando il rischio delle gelate tardive è ormai superato. In ogni caso, è necessario garantire alla Gesneria la giusta illuminazione ed umidità per ottenere dei risultati apprezzabili.

Piante sempreverdi: la Tuia

La Thuja (o Tuia) è una pianta sempreverde appartenente alla famiglia delle Cupressacee ed originaria dell'Europa, dell'America del Nord e del continente asiatico, molto diffusa alle nostre latitudini per l'eleganza del suo portamento. E' caratterizzata da un fusto che può raggiungere anche i 15 metri di altezza, sebbene alcune specie siano non superino il mezzo metro, adattandosi perfettamente alla coltivazione in vaso. Le fogliehow to get your ex back

> sono di piccole dimensioni, fitte e di colore verde scuro, spesso confuse con quelle del cipresso. Nella stagione invernale, alcune specie si colorano di giallo, regalando una spettacolo di rara bellezza per la vista.

Vista la maestosità e l'imponenza della specie, generalmente la si coltiva come albero singolo nei giardini o nei parchi, ma la Tuia si adatta anche alla coltivazione come pianta da siepe o quantomeno come barriera impenetrabile per difendere l'intimità del proprio giardino. Una volta collocata nella posizione ideale, la Tuia non richiede grandi interventi ed è abbastanza semplice da coltivare anche per mani poco esperte di giardinaggio.

Piante da siepe: il Pittosporum tobira

Se avete la necessità di formare una siepe nel vostro giardino, puntate sulla coltivazione del Pittosporum tobira, una pianta appartenente alla famiglia delle Pittosporacee ed originaria del continente asiatico, in particolare della Cina e del Giappone. Si tratta di una pianta arbustiva o arborea, che presenta how to get your ex boyfriend backp://www.pollicegreen.com/foglie/4416/”>foglie obovate di colore verde scuro (arancio nella stagione invernale) e fiori riuniti in mazzetti, di colore bianco-crema, che rallegrano primavera e l'estate con il loro intenso profumo.

Lo si può coltivare anche come albero singolo, considerando che raggiunge altezze prossime ai cinque metri, oppure in vaso, dove però si manterrà in dimensioni più contenute. Resiste alle basse temperature e può dunque essere coltivato anche nelle regioni a clima freddo, pur con i dovuti accorgimenti, nel caso in cui la pianta sia particolarmente giovane. Per il resto, il Pittosporum robira non è difficile da coltivare, come dimostra la scheda che segue.

Gelatina ai fiori, la ricetta

Alzi la mano chi da bambino non ha mai sgranato gli occhi di fronte ad una gelatina. Un piatto fresco e delizioso, che le nostre mamme preparavano utilizzando della frutta fresca, per allietare il momento della merenda e convincerci a consumare pere, mele, fragole, arance

Ma lo sapevate che la gelatina può essere preparata anche con i fiori? Ebbene sì, perché molti “inquilini” dei nostri vasi o del giardino sono assolutamente commestibili e possono essere utilizzati per preparare dei piatti deliziosi, come appunto la gelatina di fiori. Come procedere nella preparazione e quali fiori usare per le nostre gelatine? Lo scoprirete subito dopo il salto, dove troverete anche una facile ricetta per la preparazione di un dolce dal sapore unico, utile sia per la merenda dei vostri bambini che come dessert alla fine del pranzo.

Digitalis, coltivazione e cure

Al genere Digitalis appartengono una trentina di piante erbacee o perenni appartenenti alla famiglia delle Scophulariacee ed originarie dell'Europa, dell'Asia e dell'America del nord. E' una pianta molto appariscente, formata da foglie allungate di colore verde scuro, tra le quali spuntano lunghi how to lose weightcom/fusto/4307/”>fusti che portano fiori dalla forma tubulare, simili ad un ditale, di colore bianco, rosa rosso o lilla. Si può coltivare in vaso, ma vista la resistenza alle temperature fredde, se ne consiglia l'allevamento in piena terra, dove regalerà magnifiche macchie di colore.

In medicina il Digitalis è utilizzato nella preparazione di farmaci per la cura delle malattie cardiache. E' sconsigliato, comunque, utilizzare parti di questa pianta nella medicina fai-da-te, onde evitare che la preparazione errata delle soluzioni possa produrre effetti nocivi per la salute umana.

Piante da appartamento: Blechnum gibbum

La Blechnum gibbum è una splendida felce originaria del continente asiatico e d appartenente alla famiglia delle Blechnacee. E' caratterizzata da foglie lucide di colore verde chiaro, che spuntano arrotolate per poi allargarsi fino a formare una sorta di rosetta basale. Non presenta fioritura, ma la bellezza della pianta è

data proprio dall'eleganza delle foglie che fanno bella mostra di sé per tutto l'arco dell'anno.

Questa particolare felce si coltiva per lo più in appartamento per via della scarsa resistenza alle temperature prossime allo zero, ma nelle zone con inverni miti la si può allevare anche all'esterno delle mura domestiche, dove assumerà dimensioni più ampie.Una volta trovata la collocazione giusta, la Blechnum gibbum non richiederà cure particolari, al di là di un'innaffiatura frequente, specie nella stagione estiva.

Le erbe lassative e purgative

Le festività natalizie sono ormai un lontano ricordo ed il nostro intestino dovrebbe aver ripreso tutte le proprie funzionalità, lontano da panettoni e torroni, cenette e spuntini. Ma ci sono altri periodi dell'anno in cui il nostro fisico, in particolare l'apparato digerente, può essere sottoposto a stress di ogni tipo, non necessariamente legato all'abbuffata dei giorni di festa.

Può dunque essere utile purgare l'intestino e ripristinare il correttamente le sue funzioni, per ritrovare poi la gioia di mangiare senza per questo essere afflitti da dolori e fastidi vari. Perché allora non chiedere aiuto alle erbe lassative e purgative? Come sempre, vi invitiamo a consultare il medico di famiglia, laddove i sintomi fossero gravi, utilizzando la cura con le erbe solo come coadiuvante della medicina tradizionale.

Piante da giardino: l’Erba cornetta

L’Erba cornetta (Coronilla valentina) è una magnifica pianta arbustiva che cresce spontaneamente nei boschi dell’area mediterranea. Appartiene alla famiglia delle Fabacee ed è caratterizzata da fusti che possono raggiungere il metro e mezzo di altezza e da foglie di colore verde-azzurrognolo, cuoriformi ed allungate. I fiori hanno una forma molto particolare, somiglianti a dei piccoli corni di colore giallo, e fanno la propria comparsa alla fine della primavera o all’inizio dell’estate, liberando nell’ambiente circostante un delicato aroma.

Come detto, cresce per lo più allo stato spontaneo, ma la si può anche coltivare in ambito domestico, sia in piena terra, laddove le temperature invernali non scendano troppo al di sotto dello zero, che in vaso, dove non raggiungerà dimensioni considerevoli. La cura dell’Erba cornetta non richiede interventi particolari, purché si rispettino le sue esigenze in fatto di luce e temperatura.

Piante rampicanti: il Gelsomino del Cile

La Mandevillea suaveolens, meglio conosciuta come Gelsomino del Cile, è una pianta rampicante originaria dell’America centrale e meridionale (in particolare del Cile, appunto) ed appartenente alla famiglia delle Apocinacee. E’ caratterizzato da un fusto molto esile e ramificato e da foglie ovali, lanceolate o cuoriformi di colore verde scuro sulla pagina superiore, più chiaro su quella inferiore. I fiori sono profumati, di forma tubolare, bianchi o rosa, e fanno la propria comparsa nella stagione estiva, per mantenersi a lungo sui rami.

Solitamente si coltiva tra le pareti domestiche, ma nelle zone a clima temperato si può azzardare anche l’allevamento in piena terra, dove il Gelsomino del Cile raggiungerà dimensioni considerevoli, aggrappandosi a muri, reti e ringhiere, fino a toccare i sei metri di altezza. Una volta trovata la collocazione ideale, sarà facile prendersi cura di questa pianta, capace di regalare uno spettacolo di colori e profumi per gran parte dell’anno.

Piante tappezzanti: la Tetranema

La Tetranema è una pianta tappezzante appartenente alla famiglia delle Scrophulariacee, tipica del bacino del Mediterraneo. E’ caratterizzata da foglie larghe, ovali, lucide, di colore verde brillante, che tendono a seccare ed a cadere nella stagione invernale, specie se la pianta viene coltivata in piena terra. Tra le foglie, durante la primavera, spuntano dei fusti lunghi una ventina di centimetri, che portano fiori sono di forma tubolare, bianchi, rosa o lilla.

Si adatta particolarmente alla coltivazione in zone morte del giardino, per ricoprire ampi spazi grazie al suo carattere tappezzante, o nella formazione di giardini rocciosi. La si può coltivare anche in vaso, ricoverandola in casa nella stagione invernale, così da mantenerla viva e verde anche nel periodo più freddo dell’anno. La coltivazione è abbastanza semplice e non richiede accorgimenti particolari, tanto che – una volta piantata – può diventare in breve una pianta infestante, occupando tutto lo spazio a propria disposizione.

Le piante balsamiche

Tosse, naso chiuso, malattie da raffreddamento: i malanni tipici della stagione invernale stanno mettendo a letto una buona fetta di popolazione, complice l’abbassamento delle temperature ed il diffondersi di virus che girano indisturbati in questo periodo dell’anno. Mettersi a letto con la borsa dell’acqua calda potrebbe non bastare per guarire da tali malanni, così come non potrebbe essere sufficiente la sola medicina tradizionale. E allora perché non affiancare a quest’ultima l’utilizzo di piante balsamiche?

In natura esistono diverse piante con proprietà balsamiche, capaci cioè di difenderci dagli attacchi degli agenti atmosferici e di ripristinare il corretto funzionamento delle mucose, alleviando così i fastidi dovuti alla malattie da raffreddamento. Di seguito trovate una breve lista di piante balsamiche, così da pote scegliere quale scegliere per curare i vostri piccoli, grandi mali, fermo restando che in caso di patologie serie occorre rivolgersi al proprio medico di fiducia.

Piante da appartamento: la Palma delle Hawaii

La Brighamia, meglio conosciuta come Palma delle Hawaii, è una pianta appartenente alla famiglia delle Campanulacee ed originaria, come dice il nome comune, delle Isole Hawaii. E’ caratterizzata da un fusto carnoso, eretto, che ricorda vagamente la forma di una bottiglia. Le foglie sono anch’esse carnose, di colore verde brillante e restano a far bella mostra di sé per tutto l’anno. I fiori sono riuniti in racemi di colore bianco o giallastro e fanno la propria comparsa in autunno o in inverno.

La Palma delle Hawaii allo stato spontaneo può raggiungere altezze considerevoli, mentre nelle nostre zone non supera mai il metro di altezza, trattandosi di una pianta che si può coltivare quasi esclusivamente in vaso per via della scarsa resistenza alle basse temperature.