Cosa seminare a febbraio, l’aglio

In alcune regioni d’Italia l’Aglio (Allium sativum) è già pronto per essere raccolto e conservato, ma se vivete nelle zone costiere del centro-sud è questo il momento migliore per metterlo a dimora. E allora andiamo a vedere come procedere con l’impianto, in modo da poter avere una raccolta abbondante nella prossima estate.

Come seminare l’aglio

La prima operazione da fare è quella che riguarda la preparazione del terreno, che deve essere lavorato con la vanga nella parte superficiale. E’ importante in questa fase scegliere un terreno non troppo argilloso né eccessivamente acido, ma drenato al punto giusto, in modo che consenta il passaggio dell’acqua delle innaffiature, senza creare ristagni idrici.

Fioriture primaverili: Loropetalum chinense

Il Loropetalum chinense è una pianta arbustiva appartenente alla famiglia delle Hamamelidacee ed originaria del continente asiatico. E’ caratterizzato da fusti eretti e da rami che si sviluppano per lo più in senso orizzontale, allargandosi in modo considerevole e richiedendo frequenti interventi di potatura. Le foglie sono piccole, ovali, di colore verde scuro o porpora. I fiori sono di colore bianco o rosa scuro, a seconda della specie, e fanno la propria comparsa nella tarda primavera.

E’ una pianta che si coltiva per lo più in piena terra, ma regala ottimi risultati anche nell’allevamento in vaso, dove raggiungerà dimensioni più contenute. Le varietà nane sono particolarmente indicate nella formazione di giardini rocciosi e possono essere utilizzate come tappezzanti per ricoprire angoli morti del giardino.

Fiori per San Valentino: la Camelia

Il giorno di San Valentino si avvicina a grandi passi ed è già ora di pensare al regalo giusto per la vostra dolce metà. Se siete dei maschietti alla ricerca del dono per la vostra lei, vi consigliamo di abbandonare per una volta l’idea del solito, scontatissimo mazzo di rose rosse e di puntare piuttosto su un regalo un po’ più duraturo, che possa ricordare a lungo questo felice momento. Non che le rose rosse non facciano la loro figura, ma la loro durata è troppo breve per giustificare il prezzo del bouquet. Meglio dunque optare per qualcosa di più originale, come può esserlo una Camelia, ad esempio, coltivabile sia in vaso che in piena terra ed adatta dunque a testimoniare a lungo il vostro amore nei confronti dell’amata.

A seconda del colore che scegliete, poi, la Camelia assume significati diversi. Una Camelia rosa, ad esempio, significa “mi manchi”, una Camelia rossa sta a significare “sei la regina del mio cuore”, mentre una Camelia bianca significa “sei adorabile”. Qualunque sia il colore scelto, la Camelia è il simbolo della bellezza perfetta e vi assicuro che non c’è complimento migliore che una donna possa ricevere. Per completezza di informazioni vi proponiamo una breve scheda relativa alla coltivazione, da stampare ed allegare al vostro dono.

Piante rampicanti: l’Eccremocarpus scaber

Tra le rampicanti di maggior effetto scenografico non possiamo non segnalare l’Eccremocarpus scaber, una pianta appartenente alla famiglia delle Bignoniacee ed originaria del Cile. E’ caratterizzata da fusti estremamente sottili che si allungano verso l’alto, raggiungendo con facilità i tre metri di altezza. Le foglie sono bipennatosette , di colore verde scuro e presentano dei viticci terminali, che servono alla pianta per aggrapparsi a muri, pergolate e sostegni. I fiori sono riuniti in racemi di colore rosso-arancio e fanno la propria comparsa nella stagione primaverile, per poi rallegrare l’ambiente per tutto il corso dell’estate.

L’Eccremocarpus scaber si coltiva in vaso, ma nelle zone ove gli inverni non sono troppo rigidi si può allevare anche il piena terra, magari proteggendo l’apparato radicale con una buona pacciamatura nei mesi più freddi. Temperatura a parte, è una pianta di facile coltivazione, come dimostra la scheda che segue.

Febbraio, i lavori nell’orto e nel giardino secondo il calendario lunare

Il freddo condiziona ancora le nostre giornate, ma gli amanti del giardinaggio sanno perfettamente che anche nel periodo invernale – e nel mese di febbraio nella fattispecie – ci sono diversi lavori da effettuare nell’orto e nel giardino, se si vuole godere della bellezza della natura nel momento della ripresa vegetativa. Non rimandiamo ulteriormente i doveri verso la nostra cara terra e regoliamoci come sempre con le fasi della luna per compiere questa o quella operazione. E allora diamo un’occhiata al calendario lunare del mese di febbraio:

  • Ultimo quarto: il 1° febbraio (Luna calante)
  • Luna nuova: il 3 febbraio
  • Primo quarto: l’11 febbraio (Luna crescente)
  • Luna piena: il 18 febbraio
  • Ultimo quarto: il 25 febbraio (Luna calante)

Fioriture primaverili: il Cipollaccio

Il Cipollaccio (Muscari armeniacum) è una pianta bulbosa appartenente alla famiglia delle Lilacee ed originario dell’Asia e del bacino del Mediterraneo, sebbene la sua coltivazione sia ormai diffusa in tutte le zone temperate del Pianeta. E’ costituito da fusti lunghi una quindicina di centimetri e da foglie lunghe e carnose, che crescono in lunghi ciuffi. I fiori sono riuniti in pannocchie di colore blu o viola e fanno la propria comparsa nella stagione primaverile.

E’ una pianta che si può trovare facilmente allo stato spontaneo, ma può anche essere coltivata in ambito domestico, sia in piena terra – dove si comporterà come una tappezzante, occupando tutto lo spazio a propria disposizione – che in vaso. La coltivazione del Cipollaccio è abbastanza semplice, purché se ne rispettino le esigenze idriche, evitando di inzuppare il terreno in fase di irrigazione.

Piante bulbose: la Triteleia laxa

La Triteleia laxa è una magnifica pianta bulbosa appartenente alla famiglia delle Liliacee ed originaria dell’America del nord (in particolare della California e dell’Oregon). E’ caratterizzata da fusti sottili e da foglie lunghe e nastriformi di colore verde brillante. I fiori sono riuniti in ombrelle di colore viola o blu, più raramente bianco, e fanno la propria comparsa nella tarda primavera, per poi rallegrare la vista per tutto il corso dell’estate.

E’ una pianta che si presta sia alla coltivazione in vaso che all’allevamento in piena terra, dove tenderà ad assumere un aspetto tappezzante, ricoprendo in fretta tutto il terreno a disposizione. La Triteleia laxa è una pianta di facile coltivazione e si adatta perfettamente a tutte le temperature, sopportando sia il freddo intenso della stagione invernale che l’eccessiva calura dell’estate.

Cosa seminare a febbraio, i piselli

Il freddo la fa ancora da padrone su gran parte della Penisola, ma è già  ora di dedicare qualche ora del nostro tempo alle colture da esterno, se vogliamo godere della bontà dei prodotti dell’orto nei mesi a venire. Chi vive nelle regioni del sud sta già ammirando le piantine di piselli seminati in autunno, ma chi vive nelle regioni più fredde sarà chiamato a seminare il Pisum sativum proprio in questo periodo dell’anno, tra febbraio e marzo, affinché produca baccelli nella tarda primavera.

Come seminare i piselli

La prima cosa da fare è assicurarsi che i semi siano integri e non spaccati per non compromettere la riuscita dell’operazione. Quale terreno scegliere per la coltivazione del pisello? Il Pisum sativum non ha esigenze particolari riguardo al substrato, pur preferendo quello sciolto e drenato, arricchito con cenere, che non trattenga l’acqua delle innaffiature o delle piogge. L’eccessiva umidità provoca infatti l’insorgenza di malattie, oltre a mantenere il terreno troppo freddo e quindi inadatto alla coltivazione dei piselli. Una volta accertata la bontà del substrato, è necessario lavorare la terra in profondità, fino a renderla sufficientemente soffice.

Piante da siepe: il Chaenomeles

Il Chaenomeles è una pianta arbustiva appartenente alla famiglia delle Rosacee ed originaria della Cina e del Giappone. E’ costituito da rami spinosi che portano foglie ovate e seghettate di colore verde brillante. I fiori sono rosso o arancio e fanno la propria comparsa alla fine dell’inverno, per poi restare a lungo sui rami a far bella mostra di sé.

Si coltiva per lo più in piena terra, adattandosi alla formazione di siepi spinose e colorate, che decorano il giardino per gran parte dell’anno. La bellezza del Chaenomeles, infatti, si manifesta anche nella stagione autunnale, quando sulla pianta compaiono dei frutti simili a mele (è per questo che si chiama anche cotogno del Giappone), dal sapore amarognolo, utilizzate per lo più nella preparazione di marmellate.

Fioriture invernali: la Forsizia bianca

Pensavate forse che la Forsizia fosse solo di colore giallo? E allora non avete mai avuto il piacere di ammirare un esemplare di Abeliophyllum, meglio conosciuto come Forsizia bianca, originaria della Corea ed appartenente alla famiglia delle Oleacee. Si tratta di una pianta arbustiva che può raggiungere i due metri di altezza, costituita da fusti eretti o incurvati. Le foglie sono di colore verde, bluastro o porpora e fanno la propria comparsa immediatamente dopo la fioritura. I fiori sono bianchi, a forma di stella e riempiono il giardino di candore e profumo nella stagione invernale.

La Forsizia bianca è molto utilizzata nella decorazione dei giardini, ma i suoi fiori possono anche essere raccolti e conservati in vaso, dove dureranno a lungo e regaleranno un anticipo di primavera. La coltivazione non presenta difficoltà particolari, come potete vedere dalla scheda che segue.

Piante da giardino: la Margherita africana

La Margherita africana è una splendida pianta da giardino appartenente alla famiglia delle Asteracee ed originaria dell’Africa del sud. E’ costituita da cespi molto ampi, con fusti sottili, che portano foglie lunghe ed ovali, di colore verde-argenteo. I fiori sono simili a grosse margherite di colore arancio, rosso, giallo o porpora e fanno la propria comparsa nella tarda primavera, per poi rallegrare il giardino fino all’arrivo dell’autunno.

E’ una pianta particolarmente adatta alla coltivazione in piena terra, dove tenderà ad allargarsi fin quasi a diventare tappezzante. Solitamente si utilizza nella decorazione di bordure ed aiuole, ma anche nella formazione di giardini rocciosi. Volendo, la si può anche coltivare in vaso, dove assumerà dimensioni più contenute. La coltivazione è abbastanza semplice e – una volta piantata – richiederà pochi accorgimenti per crescere forte e rigogliosa.

Le piante coloranti

Fiori per decorare il nostro giardino, alberi maestosi per creare zone d’ombra, piante arbustive per erigere siepi e barriere naturali tra noi ed il mondo esterno, erbe per aromatizzare i nostri piatti: la natura ci offre molte soluzioni per la nostra vita quotidiana, adattandosi perfettamente alle più svariate esigenze. E tra i molteplici utilizzi di piante, erbe e fiori non possiamo dimenticare quello colorante, uno dei più antichi ed al tempo stesso estremamente moderno, nonostante la diffusione di prodotti chimici alternativi.

Per quanti passi avanti possa fare la scienza, infatti, è ancora la natura ad offrirci la più ampia gamma di colori utilizzabili nella colorazione dei tessuti, sia che si tratti di lana o seta, facili da tingere in modo naturale, sia che si tratti di cotone, per tingere il quale è necessario un trattamento specifico con il mordente. In queste poche righe non vi daremo indicazioni riguardo alle varie tecniche di tintura (riservandoci magari di trattare l’argomento in un capitolo a parte), ma ci limiteremo a segnalare qualche pianta utile per la colorazione dei tessuti in modo naturale.

Piante ornamentali: l’Amorpha fruticosa

L’Amorpha fruticosa – conosciuta anche come Falso indaco – è una magnifica pianta arbustiva appartenente alla famiglia delle Fabacee ed originaria dell’America del Nord, anche se la sua diffusione si è ormai allargata a tutte le zone temperate del Pianeta. E’ costituita da un fusto molto ramificato, che può raggiungere anche i tre metri di altezza, ammesso che la pianta venga coltivata in piena terra. Le foglie sono costituite da decine di foglioline ovali, colore verde brillante. I fiori sono riuniti in spighe di colore rosso scuro e fanno la propria comparsa alla fine della primavera, per poi rallegrare l’ambiente circostante per tutta l’estate.

Il Falso indaco regala il meglio della sua bellezza nella coltivazione in piena terra, ma lo si può allevare anche in vaso, dove però raggiungerà dimensioni più contenute. Non è difficile da coltivare e richiede davvero pochi accorgimenti per crescere forte e vigoroso.