Gardenia, coltivazione e cure

La Gardenia è una pianta arbustiva sempreverde appartenente alla famiglia delle Rubiacee ed originaria della Cina, del Giappone e dell’Africa del Sud. E’ caratterizzata da foglie lanceolate ed oblunghe, lucide, cerose, di colore verde scuro, e da fiori bianchi molto profumati che fanno la propria comparsa in primavera ed in estate.

E’ una pianta coltivabile in appartamento per gran parte dell’anno, data la scarsa resistenza alle basse temperature. Solo in estate si può azzardare l’esposizione al di fuori della mura domestiche, garantendo però alla Gardenia il corretto ombreggiamento nelle ore più calde della giornata. Temperatura a parte, è una pianta di facile coltivazione che richiede poche cure, a patto che si trovi la giusta collocazione all’interno della casa.

Ortensie, varietà e cure

Al genere Hydrangea, meglio conosciuta come Ortensia, appartengono circa ottanta specie di piante dal portamento sia arbustivo che rampicante, caratterizzate da fusti piuttosto robusti che possono raggiungere i 15 metri di altezza, sebbene le specie più coltivate alle nostre latitudini non superino i 4 metri. Le foglie sono lobate, a margine dentato, di colore verde chiaro o scuro, a seconda della specie. I fiori possono essere sterili o fertili, a forma di stessa e riuniti in pannocchie di colore bianco, rosa, lilla malva o azzurro e fanno la propria comparsa nella stagione estiva.

La specie più coltivata è senza dubbio l’Hydrangea macrophylla, originaria del continente asiatico (in particolare della Cina e del Giappone) e caratterizzata da portamento tondeggiante e da foglie dentate di colore verde chiaro. I fiori sono riuniti in corimbi sterili di colore rosa, azzurro, bianco o lilla, spesso sfumati. All’interno della stessa specie si distinguono due varietà differenti, il Gruppo Hortensia, con corimbi globosi ed appariscenti, ed il Gruppo Lace Caps, con corimbi composti da fiori ancora schiusi circondati da infiorescenze aperte.

Fioriture primaverili, il Ciliegio ornamentale

Il Prunus cerasus o Ciliegio ornamentale è una pianta coltivata per lo più per la bellezza della sua fioritura, sebbene i suoi frutti siano commestibile come quelli del ciliegio comune. Appartiene alla famiglia delle Rosacee ed è originario delle regioni del Medio Oriente, anche se ormai la sua diffusione è estesa a tutte le zone temperate del Pianeta. Il Ciliegio ornamentale è caratterizzato da un fusto eretto con chioma piramidale e foglie ovali di colore verde chiaro. I fiori sono di colore bianco o rosa, semplici o doppi, e fanno la propria comparsa nella tarda primavera.

Allo stato spontaneo cresce su qualunque tipo di terreno, mentre nella coltivazione domestica è consigliabile mescolare al substrato una buona dose di stallatico maturo nella fase di messa a dimora ed alla fine dell’inverno. Lo si può coltivare anche in vaso, dove raggiungerà dimensioni più contenute, o addirittura come bonsai.

Cosa seminare a febbraio, la Dalia

Dopo qualche giornata di sole, il maltempo ha ricominciato ad imperversare su quasi tutta la Penisola, ma questo non deve rappresentare un impedimento per i nostri lavori in giardino. Non vogliamo certo dire che sia opportuno uscire di casa nel bel mezzo di un temporale per piantare questo o quel fiore, ma intanto possiamo dedicarci alla semina in vaso ed attendere che il sole rifaccia la propria comparsa per spostarci all’aperto.

E’ proprio febbraio, ad esempio, il mese giusto per seminare la Dalia, splendida pianta perenne che ci accompagnerà con la propria fioritura per tutta l’estate fino ai primi freddi autunnali. Molti giardinieri fai da te preferiscono propagare la Dalia per divisione di tuberi nella primavera inoltrata, ma se volete avere degli esemplari originali e diversi da quelli che rallegrano il vostro giardino, è più indicata la moltiplicazione per semina, da effettuare proprio nel mese di febbraio, lasciando che le nuove piantine abbiano il tempo di germogliare in un luogo caldo ed asciutto.

Di seguito vi proponiamo la solita scheda relativa alla coltivazione, in modo che possiate fornire le migliori condizioni di vita alla vostra Dalia dal momento della semina fino alla fioritura.

L’Aspidistra variegata

L’Aspidistra variegata (o Aspidistra elatior) è una pianta da giardino o da appartamento originaria dell’Asia e del continente africano ed appartenente alla famiglia delle Liliacee. E’ costituita da radici rizomatose, dalle quali si sviluppano ciuffi di lunghe foglie molto decorative di colore verde e bianco-crema. I fiori sono poco importanti dal punto di vista decorativo, in quanto spuntano tra le foglie, rimanendo nascosti. La fioritura è di colore rosso porpora e fa la propria comparsa nella stagione estiva.

E’ una pianta che si può coltivare sia ta le pareti domestiche che in piena terra, purché la temperatura ambientale non scenda al di sotto del -5°C. L’Aspidistra variegata è inoltre una pianta molto resistente, riuscendo a crescere anche in condizioni di scarsa luminosità.

L’orchidea Doritis

Tra le tante orchidee coltivate alle nostre latitudini merita un posto di primo piano l’orchidea Doritis, originaria delle zone a clima temperato dell’America e dell’Asia. E’ costituita da un fusto piuttosto lungo che porta foglie larghe e carnose, presenti sulla pianta per gran parte dell’anno. I fiori compaiono numerosi sui fusti (da dieci a venti), sono di colore bianco, rosa, lilla o rosso e fanno bella mostra di sé a partire dalla primavera. La fioritura è scalare e dura per diverse settimane, regalando alla pianta un magnifico aspetto fino al termine dell’estate.

L’orchidea Doritis si coltiva in vaso tra le pareti domestiche, ma può anche essere spostata all’esterno nei periodi più miti dell’anno, garantendole comunque la giusta illuminazione ed irrigazione. Pur essendo un’orchidea estremamente delicata, non è poi così difficile prendersene cura, purché vengano rispettate le sue esigenze ambientali.

Piante rampicanti: l’Evolvulus

L’Evolvulus convolvuloides (detto anche Convolvolo) è una pianta appartenente alla famiglia delle Convolvulacee ed originaria delle zone temperate. E’ caratterizzata da fusti lunghi e sottili che portano foglie spesse, ovali, di colore verde scuro, che tendono a disseccare durante la stagione più fredda dell’anno. I fiori sono di grandi dimensioni e fanno la propria comparsa nella stagione primaverile, per mantenersi a lungo sui rami, rallegrando l’ambiente circostante con la loro colorazione blu.

E’ una pianta che si può coltivare in vaso, sebbene regali il meglio di sé nell’allevamento in piena terra, dove tenderà a crescere come una rampicante, attaccandosi ai sostegni artificiali e raggiungendo gli 80 centimetri di altezza. In medicina l’Evulvulus convolvuloides è utilizzato nella preparazione dei farmaci per la cura delle patologie legate al sistema nervoso ed in particolare per la perdita di memoria.

Piante tappezzanti: l’Acinos alpinus

Se avete l’esigenza di decorare un giardino roccioso o di ricoprire un angolo morto del vostro giardino, potete puntare sulla coltivazione dell’Acinos alpinus, una pianta tappezzante particolarmente gradevole per la vista per via della coloratissima fioritura. Si tratta di una pianta originaria delle zone montuose dell’Europa centrale e meridionale ed appartenente alla famiglia delle Lamiacee.

E’ costituita da fusti relativamente sottili, che portano foglie ovali o lanceolate, spesse e ruvide, di colore verde scuro. I fiori sono di forma tubolare, riuniti in verticilli di colore viola e ricoperti di peluria. Il periodo migliore per godere della bellezza della pianta è quello che va dalla tarda primavera alla fine dell’estate, quando l’Acinos alpinus produrrà un gran numero di fiori, colorando di viola aiuole, vasi e giardini rocciosi.

Fioriture primaverili: l’Epimedium

L’Epimedium è una pianta erbacea perenne originaria dell’area mediterranea ed appartenente alla famiglia delle Berberidacee. Presenta fusti sottili di colore brunastro e foglie cuoriformi, verdi o rossastre a seconda della stagione. I fiori sono riuniti in grappoli di colore bianco, giallo, lavanda o rosso porpora e fanno la propria comparsa nella tarda primavera.

E’ una pianta coltivabile sia in vaso che in piena terra, sebbene nel secondo caso sia necessario proteggere adeguatamente i rizomi nella stagione più fredda dell’anno. L’Epimedium si adatta perfettamente alla coltivazione in bordure ed aiuole, ma regala il meglio della sua bellezza se utilizzato nella decorazione dei giardini rocciosi, pur avendo uno sviluppo molto lento. La coltivazione di questa pianta è abbastanza agevole e non richiede conoscenze particolari nell’arte del giardinaggio.

Potatura rose, fatelo a febbraio

Quando potare le rose

Da qualche mese ormai vi invitiamo a dedicarvi alla potatura delle rose, ma qual è il periodo migliore per effettuare tale operazione? La potatura delle rose va effettuata in base alla temperatura esterna e quindi andrà anticipata o ritardata a seconda della regione in cui si vive.

Nelle zone a clima temperato è opportuno munirsi di cesoie e pazienza nella stagione autunnale o al massimo all’inizio dell’inverno. In tale situazione climatica, infatti, è meglio evitare di ritardare troppo la potatura per non trovarci poi a dover intervenire su una pianta già in ripresa vegetativa.

Nelle zone a clima freddo, invece, come ad esempio nelle regioni del nord Italia, la potatura delle rose va effettuata in inverno, anche nel mese di febbraio, prima della ripresa vegetativa ma quando le temperature non sono così rigide da provocare danni alle ferite create dai tagli.

Fiori per San Valentino, la Gerbera

Ci siamo ragazzi. La festa di San Valentino è ormai alle porte e non potete più rimandare il momento della scelta del regalo. Ancora indecisi sul dono da offrire alla vostra lei? Abbandonate per un anno l’idea di cioccolatini e rose e puntate su un fiore per San Valentino più originale, come ad esempio un mazzo (ancora meglio un vaso) di gerbere. E’ un fiore che regala calore con i suoi colori vivi ed intensi e che tende a riempire l’ambiente con fioriture spettacolari.

I capolini possono essere semplici, doppi o semidoppi con colori che vanno dal bianco al giallo, dall’arancio al rosa fino al rosso. Ed a proposito di colori, attenzione a quello che scegliete, perché ogni tinta ha un significato particolare: la Gerbera rossa indica l’amore passionale, la Gerbera rosa sta a significare amore e giovinezza, la Gerbera gialla indica la gloria, mentre quella arancione significa allegria. Qualunque sia il colore scelto, non dimenticate di accompagnare il vaso di Gerbere con un bigliettino romantico, unendo anche una copia della scheda che segue, affinché la vostra amata possa conservare a lungo il ricordo della festa di San Valentino.

Fioriture di febbraio: l’Arabis caucasica

L’Arabis caucasica, conosciuta anche con il nome di Pelosella d’Alpe caucasica, è una pianta dalla fioritura spettacolare, originaria dell’Asia e del continente europeo ed appartenente ala famiglia delle Crucifere. E’ caratterizzata da foglie ovali e dentate, ricoperte da una folta peluria che le fa sembrare argentee. I fiori sono profumati, di colore bianco e fanno la propria comparsa nella stagione primaverile (addirittura in febbraio, se le temperature non sono troppo basse).

Si può coltivare direttamente a dimora, nella decorazione di bordure ed aiuole o nella formazione di giardini rocciosi, dove si comporterà come una tappezzante, ricoprendo tutto lo spazio a disposizione. Attenzione però alle temperature, poiché in caso di gelate le radici dell’Arabis caucasica devono essere adeguatamente protette con foglie e paglia. Una volta trovata la collocazione ideale, la coltivazione dell’Arabis caucasica non presenta difficoltà particolari e si adatta anche alle esigenze di chi ha poco tempo da dedicare al giardino.

Brugmansia, il trombone d’angelo

Al genere Brugmansia appartengono sei specie appartenenti alla famiglia delle Solanacee ed originarie dell’America del sud, sebbene la loro coltivazione sia ormai diffusa in tutte le zone temperate del pianeta. Si tratta di una pianta caratterizzata da portamento arboreo, con fusti che possono raggiungere i cinque metri di altezza e foglie ovali o lanceolate di colore verde chiaro. I fiori sono campanulati, a forma di tromba (non per niente la Brugmansia viene chiamata trombone d’angelo) e fanno la propria comparsa in primavera, per poi far bella mostra di sé fino ai primi freddi dell’autunno. Durante l’estate la fioritura sarà meno abbondante del solito, poiché la pianta di difende dal caldo intenso, prendendosi un periodo di riposo.

La coltivazione è abbastanza semplice, sempre ammesso che si trovi la collocazione ideale, in un luogo semi-ombreggiato ed al riparo dalle temperature rigide della stagione invernale. Regala ottimi risultati sia se coltivata in piena terra che nell’allevamento in vaso, dove raggiungerà dimensioni più contenute.

Fioriture primaverili: Phillyrea angustifolia

La Phillyrea angustifolia, nota anche con il nome di Ilatro sottile, è una pianta appartenente alla famiglia delle Oleacee ed originaria della zona mediterranea. E’ caratterizzata da un portamento arbustivo e può raggiungere i tre metri di altezza. Le foglie sono semplici, opposte, di colore verde chiaro e restano a far bella mostra di sé per tutto il corso dell’anno. I fiori sono riuniti in grappoli ascellari di colore bianco e fanno la propria comparsa in primavera, prima di lasciare il posto ai frutti, costituiti da drupe scure simili ad olive.

E’ una pianta che si può coltivare in piena terra, essendo particolarmente resistente alle basse temperature, ma può regalare ottimi risultati anche se allevato in vaso, dove però raggiungerà dimensioni più contenute. Per concludere, ricordiamo che la Phillyrea angustifolia è particolarmente indicata per la coltivazione in terreni di difficile colonizzazione.