L’orchidea Broughtonia

Tra la numerose orchidee presenti in natura, la Broughtonia è una delle più spettacolari per via della grandezza e del colore dei fiori. E’ caratterizzata da fusti lunghi fino a settanta centimetri, che portano foglie lunghe ed appiattite di colore verde chiaro. I fiori come detto sono di grandi dimensioni, riuniti in spighe terminali, ed assumono colorazioni che vanno dal giallo al rosa, dal lilla al viola, mentre gli ibridi assumono tinte molto più appariscenti.

La Broughtonia si coltiva in vaso, come esemplare singolo, e va tenuta in casa per gran parte dell’anno, a causa della scarsa resistenza alle temperature rigide. Nella bella stagione il vaso può essere collocato anche all’esterno, ma va comunque riparato dall’irradiazione diretta del sole, che porta all’ingiallimento delle foglie ed al deperimento della pianta. Per il resto, questa magnifica orchidea non richiede cure specifiche e particolarmente impegnative, adattandosi anche alle esigenze di ha poco tempo da dedicare al giardinaggio.

Fioriture primaverili: la Ginestra bianca

Solitamente la Ginestra viene associata al colore giallo, poiché gialli sono i fiori delle specie più diffuse. Ma sapevate che esiste anche una specie bianca di questa splendida pianta? Il nome specifico è Ginesta o Retama monosperma, meglio nota proprio come Ginestra bianca, appartenente alla famiglia delle Leguminose ed originaria della Turchia, sebbene sia diffusa in tutto il bacino del Mediterraneo. E’ costituita da fusti sottili senza foglie e può raggiungere i 3 metri di altezza. I fiori sono di colore bianco e si manifestano nella tarda primavera o in estate.

La Ginestra bianca è una pianta che cresce per lo più allo stato spontaneo, ma non è detto che non possa essere coltivata in ambito domestico, sia in piena terra che in vaso, dove però raggiungerà dimensioni più contenute. La coltivazione è abbastanza semplice e non richiede cure continue, a parte una buona pacciamatura nel periodo invernale, quando le gelate rischiano di compromettere la salute dell’apparato radicale.

Piante da siepe: il Ligustrum ovalifolium

Tra le piante da siepe più utilizzate alle nostre latitudini c’è il Ligustrum  ovalifolium (o Ligustro a foglie ovali), appartenente alla famiglia delle Oleacee ed originaria del bacino del Mediterraneo. Può assumere portamento arbustivo o di piccolo albero, non superando mai i 4 metri di altezza, con fusti eretti e foglie ovali e lucide, di colore verde brillante. I fiori sono piccoli e profumati, riuniti in pannocchie di colore bianco avorio, e fanno la propria comparsa nella tarda primavera o all’inizio dell’estate.

Generalmente il Ligustro a foglie ovali si coltiva in piena terra, vista la resistenza a temperature molto rigide, ma non è detto che non possa essere allevato in vaso, dove però raggiungerà dimensioni più contenute. Come detto in precedenza. è una pianta che si adatta perfettamente alla formazione di siepi, essendo in grado di creare delle vere e proprie barriere naturali che mantengono la foglia anche nella stagione autunnale.

Semine di marzo: la Mimosa pudica

Tra le innumerevoli piante da seminare nel mese di marzo, vogliamo segnalare la Mimosa pudica, appartenente alla famiglia delle Fabacee ed originaria dell’America del sud. Si tratta di una pianta con fusti sottili e poco ramificati, ognuno dei quali porta numerose foglie pennate, costituite a loro volta da piccole foglie ovali di colore verde chiaro, che durante la notte o a contatto con un oggetto estraneo (ad esempio un dito) si ritraggono, ripiegandosi su se stesse (di qui il nome di “pudica” o “sensitiva”).

Nella tarda primavera e durante l’estate, la Mimosa pudica mostra il meglio della sua bellezza, producendo fiori simili a pompon di colore rosa, che nel corso delle settimane lasciano il posto ai frutti, costituiti da bacche rotonde riunite in grappoli. La Mimosa pudica è una pianta a crescita rapida e già dal primo anno di coltivazione regala ottimi risultati e fioriture spettacolari.

Calla, varietà e cure

Ancora qualche giorno di pazienza e poi vedremo fiorire i primi esemplari di Calla (o Zantedeschia), pianta appartenente alla famiglia delle Aracee ed originaria del continente africano, molto diffusa anche alle nostre latitudini per via della facilità di coltivazione e della bellezza della fioritura. E’ caratterizzata da tuberi piuttosto consistenti e da foglie di colore verde scuro, che possono raggiungere anche i 45 centimetri di lunghezza. I fiori sono a forma di imbuto con uno spadice rinchiuso da una spata di colore bianco, giallo o verdastro.

La varietà di gran lunga più conosciuta è la Zantedeschia aethiopica, caratterizzata da foglie che sfiorano il mezzo metro di lunghezza, tra le quali spuntano fiori solitari costituiti da spadici gialli avvolti in spate bianche. Molto apprezzata è anche la  Zantedeschia elliottiana, con foglie cuoriformi punteggiate di bianco e spate di colore giallo. Da ricordare infine la Zantedeschia rehmannii, con foglie più strette rispetto a quelle delle altre specie, macchiate di bianco e lunghe fino a 30 centimetri. I fiori presentano spate che vanno dal rosa al rosso, dal giallo all’arancio, e fanno la propria comparsa all’inizio della stagione estiva.

Piante bulbose: l’Urceolina

Il genere Urceolina comprende cinque specie di piante bulbose appartenenti alla famiglia delle Liliacee ed originario del Perù. E’ caratterizzata da un fusto lungo una cinquantina di centimetri, che porta foglie lanceolate, lucide, di colore verde brillante. I fiori crescono alla sommità dei fusti, sono profumati, di colore giallo, arancio o rosso, e fanno la propria comparsa nella stagione estiva.

E’ una pianta di facile coltivazione, ma purtroppo non si trova facilmente nei nostri vivai. Se però avete la fortuna di trovarla, sappiate che vi regalerà delle grandi soddisfazioni in termini di bellezza della fioritura, che durerà per tutta l’estate, colorando l’ambiente circostante. Ricordate di non esporre l’Urceolina ai raggi diretti del sole e di ricoverarla in casa nella stagione più fredda dell’anno, onde evitare che le gelate compromettano la salute dei bulbi.

Fioriture primaverili: il Rhaphiolepis

Il Rhaphiolepis è una pianta arbustiva perenne appartenente alla famiglia delle Rosacee ed originaria dell’Europa, dell’Asia e dell’America, molto diffusa in tutte le zone temperate del Pianeta per via della bellezza della sua fioritura. E’ caratterizzata da fusti che possono raggiungere il metro e mezzo di altezza e da foglie ovali, cuoiose, di colore verde brillante. I fiori sono molto delicati, formati da cinque petali di colore bianco o rosa, e fanno la propria comparsa nella stagione primaverile.

E’ una pianta che solitamente si coltiva in piena terra, avendo però l’accortezza di coprirne le radici nella stagione più fredda dell’anno, poiché le gelate potrebbero compromettere la salute dell’apparato radicale. Volendo, la si può coltivare anche in vaso, dove però non raggiungerà dimensioni notevoli, contenendo la crescita. La coltivazione del Rhaphiolepis è abbastanza semplice, purché si trovi la collocazione adatta all’interno della casa o del giardino.

Piante da appartamento: la Clusia rosea

La Clusia rosea è una pianta dalla fioritura spettacolare e dal fogliame molto decorativo, particolarmente adatta per riempire nel modo migliore un angolo della casa. Si tratta di una pianta appartenente alla famiglia delle Clusiacee ed originaria dell’America centro-meridionale e dell’Oceania, coltivata diffusamente anche alle nostre latitudini. La Clusia rosea è caratterizzata da fusti robusti e ramificati con foglie di forma ovale, coriacee, spesse, di colore verde brillante. I fiori hanno notevoli dimensioni e somigliano a quelli delle Camelie; sono di colore bianco o rosato e fanno la propria comparsa nella stagione primaverile.

Solitamente la Clusia rosea si coltiva come pianta da appartamento, non resistendo alle temperature troppo rigide, ma non è escluso che nella stagione calda la si possa spostare all’esterno, proteggendola però dai raggi diretti del sole nelle ore più afose della giornata.

Piante da appartamento: la Plumeria

La Plumeria, nota anche con il nome di Frangipani, è una magnifica pianta da appartamento originaria dei paesi tropicali ed appartenente alla famiglia delle Apocynacee, particolarmente apprezzata per la fioritura spettacolare. Alle nostre latitudini non raggiunge il metro di altezza ed è coltivata prevalentemente in vaso, ma nelle zone di origine raggiunge dimensioni considerevoli (fino a dieci metri), assumendo un portamento arboreo.

E’ caratterizzata da un fusto resistente e carnoso che porta foglie lanceolate ed appuntite di colore verde più o meno scuro. La fioritura rappresenta la vera bellezza della pianta con colori che vanno dal bianco al giallo, dal rosa al rosso. I fiori sono molto grandi, con 5 o 7 petali, profumati nelle prime ore del mattino, e fanno la propria comparsa nella stagione estiva. La coltivazione non presenta difficoltà particolari, purché si rispettino le esigenze della pianta in fatto di temperatura ed irrigazione.

Piante officinali: la Matricaria recutita

La Matricaria recutita, meglio conosciuta come Camomilla, è una pianta appartenente alla famiglia delle Asteracee ed originaria dell’Europa e dell’Asia, molto coltivata alle nostre latitudini sia come ornamentale che come erba officinale. E’ caratterizzata da fusti sottili, che possono raggiungere gli 80 centimetri di altezza, e da foglie lanceolate di colore verde più o meno scuro. I fiori sono riuniti in capolini con petali bianchi piegati verso l’esterno e parte centrale gialla.

E’ una pianta che cresce per lo più allo stato spontaneo in pianura ed in collina, dove tenderà a comportarsi come infestante. Questo però non significa che non possa essere coltivata in ambito domestico, nella decorazione di bordure ed aiuole o come pianta da utilizzare a scopo officinale. I capolini della Matricaria recutita, infatti, opportunamente essiccati e conservati, hanno proprietà febbrifughe, antinfiammatorie, antispasmodiche, sudorifere ed antisettiche. In passato la Camomilla veniva utilizzata anche per la cura delle malattie legate agli organi genitali femminili.

Piante grasse: la Caralluma

Tra le innumerevoli varietà di piante grasse, merita un posto di primo piano la Caralluma, appartenente alla famiglia delle Asclepiadacee ed originaria del continente africano. Si tratta di una pianta caratterizzata da fusti cespitosi di colore grigio-verde, a volte ricoperti di piccoli aculei.  La particolarità della pianta è rappresentata dalla fioritura spettacolare, costituita da fiori a cinque petali di colore rossastro o bruno, con striature gialle.

La Caralluma è una pianta adatta per lo più alla coltivazione domestica, non essendo in grado di tollerare temperature prossime allo zero. Tuttavia, nella stagione più calda dell’anno può essere tentato l’allevamento all’esterno, collocando la pianta in una zona ove possa ricevere il sole diretto per molte ore nel corso della giornata. La coltivazione è piuttosto semplice ed è possibile ottenere ottimi risultati sin dai primi anni di coltivazione.

Piante tappezzanti: la Nierembergia

La Nirembergia è una splendida pianta da giardino appartenente alla famiglia delle Solanacee ed originaria dell’America del sud, molto apprezzata per la spettacolare fioritura. E’ caratterizzata da sottili fusti che non superano i 25 centimetri di altezza, e da foglie lineari di colore verde scuro. I fiori possono assumere colorazioni diverse a seconda della specie (dal bianco al rosa, dal lilla al blu) e fanno la propria comparsa nella stagione primaverile, per poi decorare la pianta fino ai primi freddi dell’autunno.

Alcune specie si coltivano come annuali, non riuscendo a resistere alle basse temperature, mentre altre si possono lasciare tranquillamente all’esterno anche nei periodi più freddi dell’anno. La Nierembergia è adatta sia alla coltivazione in vaso che a quella in bordure, aiuole e giardini rocciosi, dove tenderà ad riempire tutto lo spazio a disposizione, comportandosi come una tappezzante.

Piante aromatiche: la Lysimachia

Al genere Lysimachia appartengono circa 200 specie di piante erbacee perenni a portamento arbustivo o ricadente, originarie dell’Asia, dell’Europa e dell’America del nord ed appartenenti alla famiglia delle Primulacee. E’ costituita da fusti piuttosto sottili e da foglie opposte ovali, lanceolate o cuoriformi, di colore verde brillante. I fiori possono essere singoli o riuniti in grappoli, di colori diversi a seconda della specie, e fanno la propria comparsa all’inizio della stagione estiva.

La Lysimachia, detta anche mazza d’oro o quattrinella, è una pianta aromatica largamente utilizzata in campo officinale come antibiotico o nei trattamenti contro la diarrea. E’ inoltre considerata un ottimo repellente per gli insetti sia come pianta da vaso che come fiore reciso.

Fioriture primaverili: il Cotone

Il Gossypium, meglio conosciuto come Cotone, è una pianta appartenente alla famiglia delle Malvacee ed originario del continente africano e dell’India. E’ caratterizzato da portamento arbustivo e solitamente non supera i due metri di altezza. Il fusto è eretto, peloso e ramificato, e porta foglie palmate di colore verde scuro. I fiori sono formati da cinque petali di colore giallo con una macchia arancio o porpora nella parte inferiore. I frutti sono invece costituiti da semi con fibre di colore bianco o marrone.

Generalmente il Cotone viene coltivato per uso industriale, nella produzione di fibre vegetali, ma non è così raro trovare questa pianta nei giardini privati, considerando la bellezza della fioritura e dei frutti. La coltivazione è abbastanza semplice, purché la pianta venga collocata in una zona soleggiata e irrigata frequentemente fino ala produzione dei primi frutti.