Arbusti ornamentali, Aucuba japonica

Aucuba_japonica

Come il corniolo, anche la Aucuba japonica è un genere appartenente alla famiglia delle Cornaceae; si tratta di piccoli arbusti sempreverdi a portamento eretto originari, come suggerisce il nome, del Giappone. Hanno di solito dimensioni piuttosto ridotte (gli esemplari adulti raggiungono al massimo i due metri di altezza) e una chioma densa e tondeggiante con grandi foglie cuoiose e lucide di colore verde brillante.

Le specie maggiormente diffuse e coltivate sono quelle a foglie variegate:

Aucuba japonica variegata, con foglie verde brillante variegate di bianco;

Aucuba japonica crotonifolia, con foglie di colore verde variegate di arancione o rosso.

All’inizio della primavera l’Aucuba japonica produce piccoli fiorellini di colore marrone raccolti in pannocchie, cui segue in autunno, negli esemplari femmina, la comparsa di bacche rosse che permangono sulla pianta fino a primavera.

Questo arbusto preferisce le posizioni semiombreggiate e teme il pieno sole; resiste invece molto bene al freddo, anche se è consigliabile tenerla al riparo dai venti freddi invernali.

Quanto alle necessità idriche, le aucuba temono più i ristagni di acqua che la siccità ma vanno innaffiate con regolarità da marzo a settembre; in inverno le irrigazioni possono essere sospese a meno che non ci siano periodi abbastanza lunghi senza piogge.

L’aucuba preferisce terreni ricchi di humus e molto ben drenati; in primavera è possibile concimare interrando ai piedi dell’arbusto concime organico.

La moltiplicazione può avvenire in primavera e in autunno per talea: le talee semilegnose, di circa 15-20 cm di lunghezza, devono essere poste a radicare in un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali; le nuove piantine vanno coltivate in contenitore per almeno due anni prima di poter essere poste a dimora.

L’aucuba è solitamente molto resistente a parassiti e malattie, tuttavia terreni poco drenati possono favorire l’insorgenza di marciume radicale, inoltre temperature troppo elevate o posizioni troppo soleggiate possono favorire lo sviluppo di funghi.

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