Abbattere le emissioni: le strategie sostenibili in agricoltura

Il mondo intorno a noi sta cercando di affrontare uno scenario piuttosto preoccupante legato a guerre e crisi economiche, ma gli effetti del cambiamento climatico si stanno facendo sempre più sentire. Di conseguenza, non deve stupire che si sia palesata un’evidente urgenza nell’adozione di pratiche e comportamenti sostenibili in qualsiasi settore della società.

abbattere le emissioni
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L’agricoltura, come si può facilmente intuire, è uno dei settori più delicati da questo punto di vista, soprattutto perché garantisce reddito a tantissime persone e famiglie e rappresenta un po’ la spina dorsale di tante economie. D’altro canto, non si possono non notare le conseguenze a livello ambientale di tutte quelle pratiche agricole che non sono ispirate alla logica della sostenibilità.

Il settore agricolo e le emissioni nocive

È chiaro che l’utilizzo di mezzi come i trattori ha un impatto dal punto di vista dell’inquinamento nel momento in cui vengono utilizzati senza la dovuta attenzione e manutenzione. Per questo motivo, ad esempio, la sostituzione del filtro dell’aria del trattore rappresenta una delle tante buone abitudini che dovrebbero essere messe in atto. Il fatto di avere dei trattori il cui sistema di alimentazione non riesce a rimuovere in maniera efficace le particelle di polvere, così come le tracce di fango e di altri elementi contaminanti dall’aria che penetra nel motore, sono certamente più inquinanti.

In tutti i diesel agricoli moderni, per favorire una combustione di buon livello serve poter contare su un filtro dell’aria carburante sempre ben funzionante e pulito. Altrimenti, quando il filtro è intasato o danneggiato, le prestazioni del motore ne risentono notevolmente, comportando poi un incremento dei consumi di combustibile e, di conseguenza, anche delle emissioni nocive nell’ambiente.

D’altro canto, l’agricoltura ha fatto di tutto per provare a restare al passo della domanda sempre più alta, non riuscendo a prestare la dovuta attenzione all’aspetto della sostenibilità ambientale. L’impiego sempre più frequente di pesticidi chimici e fertilizzati, ma anche le pratiche cdi allevamento intensivo piuttosto che di irrigazione eccesiva, non sono che parte di quegli aspetti che hanno inciso negativamente sull’aumento delle emissioni nocive.

I vantaggi di un’agricoltura sostenibile

La sostenibilità è un concetto che fa la differenza al giorno d’oggi. Sono tre i fattori su cui si basa l’agricoltura sostenibile, ovvero economicità, socialità e ambiente. Si tratta di una particolare modalità di agricoltura che va a focalizzarsi su delle tecniche come la rotazione delle colture, la permacultura, ma anche l’agroforestazione e l’impiego di biotecnologie per poter garantire la produzione di varietà di piante che sono in grado di resistere nei confronti di parassiti e patologie.

È abbastanza evidente la necessità di effettuare una transizione verso un’agricoltura a ridotte emissioni. In tal senso, la cosa migliore da fare è quella di adottare un approccio il più possibile olistico. In primis, la cosa migliore da fare è quella concettualmente di ripensare le modalità con cui si tratta e usa il terreno. Delle tecniche come la semina diretta oppure l’agricoltura conservativa sono in grado di trattenere il carbonio all’interno del terreno, fungendo da depositi di carbonio e diminuendo le emissioni nocive nell’ambiente.

Un altro sistema particolarmente efficace dal punto di vista della sostenibilità ambientale è certamente quello della diversificazione delle colture. Insomma, non si è legati unicamente a una coltura, ma gli agricoltori hanno l’opportunità di provvedere alla coltivazione di tante varietà differenti di piante, in modo tale da diminuire l’uso di fertilizzanti e pesticidi e migliorare lo stato e la salute del suolo.

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