Alberi da frutto: il Mandorlo

mandorlo

Il freddo invernale non concede tregua e ci vorrà ancora qualche settimana prima di poter godere del risveglio della natura, ma ci sono piante che già mostrano la loro splendida fioritura, colorando prati e giardini a dispetto delle basse temperature.

Una di queste è il Mandorlo, l’Amygdalus communis, appartenente alla famiglia delle Rosacee ed originario dell’Asia centro occidentale, da dove ha trovato poi larga diffusione in tutte le zone temperate del pianeta, Italia compresa.

Si tratta di una pianta che può crescere sia in forma arbustiva che in forma arborea, raggiungendo anche i dieci metri di altezza con il suo fusto eretto ed i rami che si allargano verso l’esterno durante la crescita. La corteccia è screpolata, di colore scuro, mentre i rami assumono colorazioni diverse (dal giallastro al marrone fino al rossiccio).

I fiori compaiono sui rami ancor prima delle foglie e colorano la fine dell’inverno con il loro caratteristico bianco-rosato. I frutti sono rappresentati da delle drupe ovali ed allungate, contenenti la vera e propria mandorla, dolce o amara a seconda della specie.

Per una coltivazione ottimale si consiglia di collocare il Mandorlo in posizione luminosa, dove possa ricevere l’irradiazione solare per diverse ore nel corso della giornata. Per quanto riguarda la temperatura, invece, questa pianta non ha particolari esigenze, adattandosi sia al caldo afoso dell’estate che alle gelate invernali. Il terreno ideale è quello leggero e fresco, possibilmente non acido, per evitare che l’albero si spogli del suo splendido fogliame. Nel periodo invernale si può intervenire con del fertilizzante composto da azoto, potassio e fosforo, affinché la pianta si fortifichi e regali una raccolta più abbondante.

Generalmente i frutti trovano impiego in cucina e nell’industria dolciaria, ma non dimentichiamo le proprietà officinali della mandorla, dalla quale si estrae un olio particolarmente indicato per la cura della pelle (ad esempio contro le smagliature).

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