Eremoro, ovvero la candela del deserto

eremoro

Se siete alla ricerca di una pianta fiorita in grado di riempire e rallegrare un angolo vuoto nel vostro giardino senza che sia necessario dedicarle troppe cure e attenzioni, l’eremoro fa sicuramente al caso vostro. Si tratta infatti di una pianta dal portamento maestoso, dotata di vistose inforescenze che, unita ad altre bulbose, si presta benissimo anche alla creazione di deliziose macchie di colore. Vediamone le carattersitiche e le necessità colturali:

L’eremoro (Eremurus), noto anche con il nome comune di candela del deserto, è un genere di pianta bulbosa appartenente alla Famiglia botanica delle Liliaceae; produce fiori molto piccoli, di colore rosso, rosa, arancione, giallo o cremisi, che crescono riuniti in una grande infiorescenze a forma di spiga appuntita e presenta foglie verde chiaro. Nel suo complesso la pianta è piuttosto grande e può raggiungere anche dimensioni ragguardevoli: la sua altezza può variare da uno a due metri e i fiori possono raggiungere i 60 cm di lunghezza. I fiori, privi di profumazione, fanno la propria comparsa in estate.

Il genere eremoro conta una trentina di specie, fra le più diffuse troviamo:

  • Eremurus bungei;
  • Eremurus himalaicus;
  • Eremurus robustus;
  • Eremurus stenophyllus;
  • Eremurus cleopatra;
  • Eremurus fuscus;
  • Eremurus comosus;
  • Eremurus hybrida.

Quanto alla coltivazione dell’eremoro, si tratta di un genere piuttosto rustico, adatto ad essere coltivato in giardino e in piena terra: il terreno ideale deve essere ben drenato e ricco di sostanze organiche (erba o foglie triturate, letame maturo, compost stabilizzato). L’esposizione deve essere soleggiata per almeno alcune ore al giorno, mentre le innaffiature possono essere effettuate sporadicamente e con modeste quantità di acqua; tra un’innaffiatura e l’altra è opportuno attendere che il terreno sia ben asciutto per evitare marciumi radicali.

Durante la primavera l’eremoro può essere interessato da malattie fungine; per scongiurare tale evenienza può essere utile irrorare con un funghicida prima che le gemme diventino troppo grosse. Per evitare invece l’attacco di afidi e cocciniglie è necessario irrorare con un insetticida specifico alla fine dell’inverno.

Lascia un commento