Il Criptanto

Cryptanthus

Diversamente da molte altre bromeliacee il cryptanthus nel suo ambiente naturale vive sul terreno e non sugli alberi. La maggior parte delle specie di questo genere è priva di fusti e le corte foglie lanceolate e arcuate formano una bella rosetta a livello del suo­lo; i fiori sono in genere insignificanti. Le specie sono in maggioranza originarie della giungla brasiliana; qualche volta è possibile trovare centinaia di queste piante, diverse per colore e disegno delle foglie, riunite a formare fitti tappeti sul suolo forestale. Sono piante molto adattabili e si possono coltivare in vaso, oppure anche sistemare in un giardino in bottiglia fissati a un pezzo di muschio o di corteccia.

Il nome latino, che significa ‘nascosto‘, è appropriato, poiché i fiori, insignificanti, color crema o biancoverdastro, che appaiono qua e là sulla pianta, sono nascosti in parte dalle foglie.

Si annaffia circa 2 volte alla settimana, quanto basta a mantenere la composta costantemente umida. Nei periodi più caldi occorre spruzzare acqua regolarmente ogni 2 giorni. Durante il periodo di crescita della pianta si concima ogni 6-8 settimane aggiungendo un paio di gocce di fertilizzante liquido nell’acqua delle spruzzature (la cosiddetta concimazione fogliare). Possono essere rinvasati in qualunque periodo dell’anno purché si fornisca una temperatura di 21 °C, necessaria alle radici per stabilizzarsi nella nuova composta. Crescono bene in composte a base di torba, alle quali occorre aggiungere un po’ di sabbia grossolana per assicurare un migliore drenaggio.

Molto importante è la temperatura: il cryptanthus non sopravvive a temperature inferiori ai 15 °C. Si annaffia quanto basta a mantenere umida la composta: una volta alla settimana dovrebbe essere sufficiente. Quando c’è un po’ di sole i somministra alla pianta un concime fogliar diluendone un paio di gocce nell’acqua spruzzando un po’ di questa soluzione sull pianta.

Se il cryptanthus è coltivato in un giardi no in bottiglia, bisogna proteggerlo dall’in solazione diretta e utilizzare un miscuglio e sfagno, torba e qualche pezzetto di corteccia. Bisogna evitare con cura che l’acqua si raccolga intorno alle radici; si deve fornir la quantità di acqua che il substrato può assorbire e annaffiarlo solo quando asciutto.

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