Rododendri e azalee, terreno ideale

Dopo aver visto sinteticamente le caratteristiche botaniche di azalee e rododendri e aver fatto una breve panoramica sulle loro possibilità di impiego come ornamentali (sono indicate sia per giardini che per terrazze e balconi) cominciamo oggi a darvi alcune indicazioni circa le cure colturali di cui necessitano per crescere al meglio; come prima cosa vediamo quali caratteristiche deve avere il terreno che le ospita.

Il terreno ideale per la coltivazione di rododendri e azalee è sabbioso, ricco di sostanza organica e humus, fertile, ben drenato e aerato e, soprattutto, acido (con PH inferiore a 6,5) e privo di calcare o gesso. Allo stesso modo, dovrà essere priva di calcare l’acqua usata per le irrigazioni, dettaglio che rende più indicato a questo scopo l’acqua piovana. Se il terreno è alcalino potete abbassare il PH usando urea, solfato di ammonio, zolfo e solfato di ferro; in assenza di questo tipo di intervento le piante stenteranno a crescere e le loro foglie saranno perennemente ingiallite.

Per essere più precisi, il terreno ideale per la coltivazione delle azalee e dei rododendri in piena terra deve essere di consistenza sabbioso-limosa (30% sabbia, 30% limo, 30% argilla, 10% sostanze organiche e nutritive) mentre le piante coltivate in vaso richiedono un substrato costituito da torba mescolata a sabbia non calcarea (va bene il terriccio universale per acidofile che trovate nei garden center). E’ fondamentale inoltre che non manchino le sostanze organiche; procedete quindi periodicamente alla loro integrazione.

Per migliorare il drenaggio delle piante coltivate in piena terra sarà opportuno aggiungere, al momento della messa a dimora, ghiaia o cocci sul fondo della buca, mentre per la coltivazione in vaso dovrete evitare contenitori in coccio o in cemento che a contatto con il terreno si corroderebbero rilasciando calcare e altre sostanze saline nocive per la pianta; scegliete quindi vasi in plastica sul fondo del quale sistemerete della ghiaia utile ad evitare il ristagno dell’acqua in eccesso.